Mantenere la rotta in un settore automobilistico in costante mutamento è la sfida odierna di ogni costruttore, e il Gruppo BMW non fa eccezione. Nonostante la solidità del marchio, che include anche Mini e Rolls-Royce, le previsioni analitiche di Automotive World suggeriscono uno scenario complesso per il prossimo futuro. Per il 2025 si stima infatti una produzione leggermente inferiore ai 2,4 milioni di unità, segnando una flessione del 2,4% rispetto all’anno precedente.
Le ragioni di questo calo non vanno ricercate in una crisi strutturale, quanto piuttosto in dinamiche cicliche e geopolitiche. Da un lato, il mercato statunitense risente del fisiologico “fine vita” di modelli chiave come la X3 e la X4, per i quali non è prevista un’immediata sostituzione diretta che ne replichi i volumi. Dall’altro, pesano i risultati sottotono dei modelli prodotti in Messico: destinati prevalentemente all’esportazione negli Stati Uniti, questi veicoli devono affrontare l’ostacolo dei dazi doganali dovuti alle rigide normative sul contenuto nordamericano (North American content ratio). Tuttavia, se i volumi potrebbero subire una leggera contrazione, l’offerta di prodotto punta decisamente verso l’alto, con vetture che ridefiniscono il concetto di lusso tecnologico, come dimostra la BMW iX.
Un design che rompe gli schemi
Proprio la iX rappresenta la risposta tangibile di Monaco alle nuove esigenze della mobilità elettrica di fascia alta. Si tratta di un SUV imponente, che con i suoi 86.000 euro di prezzo d’attacco e una lunghezza che sfiora i cinque metri, non passa certo inosservato. Il design è audace, caratterizzato da un look massiccio che, contrariamente alle apparenze, nasconde uno studio aerodinamico raffinatissimo: il coefficiente di penetrazione (Cx) di appena 0,25 supera quello di molte berline tradizionali.
La linea è originale e moderna, definita da sottili fari a LED a sviluppo orizzontale — con firme luminose verticali per le diurne — e dalla discussa ma iconica mascherina a doppio rene chiusa, che può essere illuminata a richiesta. La fiancata appare pulita e monolitica, grazie alle maniglie integrate a filo carrozzeria, ai finestrini privi di cornice e a una linea di cintura che risale dinamicamente verso la coda.
Interni: un salotto hi-tech
Salendo a bordo, la sensazione è quella di entrare in un ambiente quasi futuristico, dove la qualità percepita è ai massimi livelli. Gli interni stupiscono per la cura maniacale nell’assemblaggio dei pannelli e per la scelta di materiali pregiati. Il protagonista indiscusso della plancia è il doppio maxischermo curvo del sistema multimediale iDrive, che sembra fluttuare sospeso davanti al guidatore, eliminando quasi del tutto i tasti fisici. L’abitacolo risulta ampio, accogliente e incredibilmente luminoso, progettato per offrire un’esperienza di viaggio rilassante.
Evoluzione tecnica e prestazioni
Sotto la pelle, la BMW iX ha beneficiato di un recente aggiornamento tecnologico che ha interessato le celle delle batterie, portando la capacità a 95 kWh per la versione xDrive45 e a ben 109 kWh per le varianti superiori. Questo upgrade si traduce in un’autonomia dichiarata che oscilla tra i 600 e i 700 km, un dato che rassicura anche chi affronta lunghe percorrenze.
La gamma si articola su tre versioni, tutte dotate di schema a doppio motore elettrico (uno per asse) che garantisce la trazione integrale. Le prestazioni sono vigorose su tutta la linea, ma diventano brucianti sulla top di gamma M70: per questa versione, la casa dichiara uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 3,8 secondi, numeri da vera supercar. La dinamica di guida sorprende per precisione, specialmente considerando la mole della vettura; la M70, in particolare, sfrutta le ruote posteriori sterzanti e le sospensioni pneumatiche adattive di serie per mascherare il peso e offrire inserimenti in curva rapidi e sicuri.
Comfort e considerazioni finali
Su strada, la iX si conferma una passista instancabile. Il comfort acustico è eccellente, con i rumori esterni che restano fuori dall’abitacolo, mentre le sospensioni lavorano egregiamente nel filtrare le asperità dell’asfalto. Se la xDrive45 rappresenta probabilmente il miglior compromesso tra prestazioni e fruibilità quotidiana, la M70 è la scelta obbligata per chi cerca emozioni forti.
Tuttavia, anche un progetto così avanzato presenta qualche ombra. Sebbene la dotazione tecnologica sia ricchissima, la politica commerciale di BMW fa discutere: molti accessori che ci si aspetterebbe di serie su un’auto di questo prezzo sono relegati alla lista degli optional a pagamento. Inoltre, si notano piccole cadute di praticità, come il cassetto portaoggetti anteriore poco capiente e l’assenza delle maniglie al soffitto (i cosiddetti “appigli”), che sarebbero stati utili per i passeggeri su una vettura dall’assetto così alto.
In definitiva, mentre BMW naviga le turbolenze delle previsioni di produzione per il 2025, prodotti come la iX confermano che la capacità del marchio di innovare e costruire automobili di altissimo profilo rimane intatta.