È stata una domenica dai due volti per Firenze e per i tifosi della Fiorentina. Se sul rettangolo verde la squadra di Vincenzo Italiano ha offerto una prestazione scintillante, dominando la Salernitana con un netto 3-0 e rilanciando le proprie ambizioni europee, fuori dal campo arrivano notizie ben più complesse riguardanti il futuro dello stadio Artemio Franchi, con tempi di consegna che si dilatano ben oltre le aspettative iniziali.
Dominio totale al Franchi
Sul campo, la risposta della Fiorentina è stata perentoria. In una gara dove era vietato sbagliare per non perdere il treno dell’alta classifica, i viola hanno approcciato il match con un’aggressività che ha annichilito la Salernitana sin dai primi minuti. La partita si sblocca quasi immediatamente: al 6′ Lucas Beltrán si presenta sul dischetto e non sbaglia, trovando finalmente il suo primo gol in Serie A e scacciando i fantasmi di un avvio di stagione complicato.
Il vantaggio galvanizza i padroni di casa e stordisce i campani. Passano poco più di dieci minuti e arriva il raddoppio: al 17′ è Riccardo Sottil a trovare la via della rete con una splendida conclusione a giro, un gol che mancava all’esterno viola dal gennaio 2022. La Salernitana, schiacciata nella propria metà campo, non riesce mai a rendersi pericolosa nel primo tempo, costretta a subire le ondate offensive di una Fiorentina in pieno controllo.
Il sigillo di Bonaventura e il record del 2023
Nella ripresa il copione non cambia. La squadra di Italiano continua a macinare gioco e al 56′ chiude definitivamente la pratica. L’azione è da manuale: recupero palla di Duncan sulla trequarti, apertura per Sottil che serve un assist al bacio per l’inserimento di Giacomo “Jack” Bonaventura. A porta vuota, il centrocampista non perdona, siglando il 3-0. Per Bonaventura si tratta della sesta rete stagionale, numeri che lo proiettano nell’élite dei centrocampisti europei accanto a nomi come Jude Bellingham.
L’unica vera fiammata della Salernitana arriva poco prima, quando Ikwuemesi, trovatosi tutto solo davanti a Terracciano, spreca clamorosamente colpendo la traversa. È l’unico brivido per la difesa viola in una giornata trionfale che porta con sé anche un dato statistico rilevante: con le tre reti odierne, la Fiorentina tocca quota 102 gol nell’anno solare 2023, stabilendo il nuovo record storico del club.
Grazie a questo successo, i viola scavalcano Bologna e Roma, agganciando il quinto posto a ridosso della zona Champions League, pronti ad affrontare un calendario fitto che li vedrà impegnati in Coppa Italia contro il Parma e poi nella trasferta dell’Olimpico contro i giallorossi.
Grana stadio: tempi lunghi e costi lievitati
Mentre la squadra festeggia, l’umore della piazza viene però smorzato dalle ultime novità istituzionali riguardanti la ristrutturazione dello stadio. La saga del Franchi si arricchisce di un nuovo, preoccupante capitolo che sposta l’orizzonte temporale della fine dei lavori molto più in là di quanto sperato dai tifosi, già costretti a convivere con un impianto a capienza ridotta e con la Curva Fiesole parzialmente demolita.
Il nuovo sindaco di Firenze, Sara Funaro, ha infatti annunciato un cambio di programma sostanziale al termine di un vertice sulle tempistiche e i finanziamenti. “Lo stadio Franchi sarà completato e disponibile nella sua totalità a partire dalla stagione calcistica 2029-30”, ha dichiarato il primo cittadino. Una doccia fredda per chi sperava in un’accelerazione, considerando che la scadenza per presentare il progetto definitivo e il piano finanziario è fissata al 31 luglio 2027.
Il nodo dei fondi mancanti
A complicare il quadro c’è la questione economica. I costi complessivi dell’operazione si aggirano intorno ai 265 milioni di euro, ma al momento mancano all’appello circa 60 milioni per completare l’opera secondo i piani. “Sarebbe sbagliato stabilire un cronoprogramma preciso ora senza avere le aziende sotto contratto”, ha precisato il sindaco Funaro, sottolineando come si stia valutando anche l’ipotesi di turni di lavoro notturni per recuperare tempo, una mossa che però richiederebbe permessi speciali legati al decreto sport.
In sintesi, se la Fiorentina di Italiano corre veloce verso l’Europa, la sua “casa” sembra destinata a rimanere un cantiere aperto ancora per molti anni, lasciando società e tifosi in una situazione di incertezza logistica che si protrarrà quasi fino al prossimo decennio.